Lui & Lei
Mai perdere la speranza
di Curioso917
10.07.2024 |
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"“Sicura potresti aspettare anni o tutta la vita “, ”correrò il rischio “, mi porta a casa sua, un attico da cui si vede tutta la città, dalla terrazza si gode..."
NON PERDERE LA SPERANZA Diciassette anni, finalmente si aprono le porte della mia prigione,sono stata mandata a quindici anni dalle monache dai miei severissimi genitori perché sorpresa a pomiciare con un ragazzo, purtroppo dopo la strigliata a me' e due schiaffoni al ragazzino mia madre mi ha portata dal medico che ha constatato che non ero più innocente,non potevo certo dire ai miei che ero stata sverginata da un caro amico di mio padre.
Oltretutto il tipo era sposato e nel frattempo è morto d'infarto tra le braccia di un'altra giovane ragazzina .
Apriti cielo,la punizione tre anni in collegio dalle suore , con i miei che non sono mai venuti a trovarmi ne si sono fatti sentire al telefono.
Direi che ho pagato a sufficienza l'errore commesso,a quanto pare no,quel mattino ero fuori dal convento,mi ero appena presa la soddisfazione di sputare in faccia alla madre superiore,quella stronza bagascia che si è ripassata tutte le ragazzine me compresa.
Attendo per ore poi arriva una volante che mi informa che i miei si sono schiantati sulla provinciale e sono morti sul colpo ,mi accompagnano da zia unica parente, sorella di mia madre,una megera che non mi ha mai sopportato sin da piccola.
Mi ospita con freddezza,ora vive con un caprone puzzolente nella casa dei miei, questa è casa mia e sicuramente i miei genitori avevano dei risparmi ma a quanto pare la baldracca si è impossessata di tutto in maniera non legale,non sono una cretina in collegio ho studiato ma chi mi dà i soldi per l'avvocato.
Cerco di sopportare in attesa di tempi migliori per rientrare in possesso di ciò che è mio, passo le giornate a cercare lavoro ma niente ,ogni porta è sbarrata, è un piccolo paese,senza fabbriche e con poche attività commerciali, dovrei spostarmi nella vicina città ma non ho i soldi per i mezzi pubblici.
Zia mi garantisce solo vitto e alloggio per altro nella stanza che era mia e spesso cucino io,devo ingoiare rospi per sopportare ma tutto a un limite.
Una sera li vedo confabulare, sono seduta sul divano a guardare la TV,il porco si avvicina e quando mi è accanto,si cala braghe e mutande, mettendo a pochi centimetri dal mio viso il suo uccello puzzolente,mi alzo protestando inorridita.
“Ma guarda,questa puttanella di mia nipote fa la schizzinosa,accontenta il mio uomo,facci vedere come succhi il cazzo,se no ti riempiamo di botte”, quando è troppo è troppo,rifilo un calcio nei coglioni a quel bastardo e graffio il viso alla bastarda,poi come sono scappo da casa,alle mie spalle le urla e le bestemmie di quei porci.
Penso di recarmi dai carabinieri,ma poi rischio di passare in torto, per fortuna ho le scarpe,vado fino al parco e mi siedo a piangere su una panchina.
Sono così distrutta che mi addormento,mi sveglia la voce di un uomo, è poco più di un ragazzo,ben vestito e belloccio,con fare timido mi chiede se sono una prostituta,non mi sono resa conto che il parco è un luogo spesso frequentato dalle lucciole.
Mi asciugo le lacrime,sto per dirgli di farsi gli affari suoi ma poi penso che un po' di soldi mi permetterebbero di lasciare il paese e il ragazzo mi sembra un tipo a posto,se proprio devo succhiare un cazzo meglio il suo.
“Scusami sono stanca,ti accontenti di un pompino per cinquanta euro?”,il ragazzo accetta,ci imboschiamo lontano da occhi indiscreti mi metto in ginocchio sull'erba,lui estrae una bella mazza,un attrezzo sui venti centimetri che profuma di pulito.
Di fronte a quella bella verga dimentico i miei problemi, bacio la cappella e lecco il frenulo,sa di buono,lo faccio scivolare lentamente in bocca riempiendolo di saliva ,lo sconosciuto mi appoggia le mani sulla testa con gentilezza, accompagna il movimento senza forzare,mi dedico al pompino con piacere per un attimo dimentico le mie disgrazie, anche la mia gigia sembra apprezzare sento lo slip umido, appena sento le vene del cazzo pulsare accelero il ritmo,le gambe dell'uomo tremano, è prossimo a venire,chiudo le labbra a cuoricino e lo pompo come se scopasse una figa.
Per lui è troppo,la verga trema esce di colpo dalla mia bocca e schizza sperma tra il fogliame,poi subentra un attimo di imbarazzo, quando si riprende mi guarda teneramente:”non ho mai goduto così, dimmi dove posso trovarti,sei bella e brava non sembri una professionista”,”le apparenze ingannano, sono una puttana,senti a quest'ora non ci sono più mezzi pubblici,mi accompagneresti in città?”,il ragazzo accetta con piacere, pochi passi e raggiungiamo la sua auto,una bella macchina, deve stare molto bene:”dove ti porto?”,”lasciami vicino alla stazione metropolitana e grazie ancora per il passaggio”, durante il viaggio scambiamo poche parole,lui è più imbarazzato di me',arrivati alla stazione mette mano al portafoglio e mi paga:”spero di rivederti,mi piacerebbe fare l'amore con tè”,”lo guardo triste,con le puttane si fa solo sesso, l'amore e per le brave donne “, prendo i soldi e esco dall'auto, quando riparte mi accorgo che mi ha dato cento euro,non credo che si sia sbagliato, peccato non averlo conosciuto in altre circostanze.
Cerco uno squallido alberghetto da pochi soldi per passare la notte,il posto è triste ma c'è tutto l'occorrente per farmi una doccia,poi finalmente mi addormento pensando cosa mi riserverà il futuro.
Ormai il mio destino è chiaro,trovo un piccolo impiego presso un grande negozio di scarpe,un lavoro a part time che mi permetto a malapena di sopravvivere,non posso permettermi quasi nulla,ho trovato da alloggiare in uno scantinato dove entra poca luce da una feritoia che dà sul marciapiede è umido e maleodorante ma riesco a renderlo abitabile.
Il mio intento è sempre di racimolare i soldi per fare causa a mia zia e riprendermi la mia casa,però per tirare avanti ogni tanto devo fare qualche marchetta e mai nello stesso posto per evitare di finire nelle mani di qualche magnaccia.
Persino l'affitto lo pago concedendo una volta al mese la figa al padrone di casa,un'esistenza triste,nei momenti di sconforto penso spesso a farla finita ma amo la vita e spero in un futuro migliore.
Da mesi il solito tram tram, nulla sembra cambiare, il mio cielo è sempre oscurato da nubi, siamo in tarda primavera è sabato passeggio in un centro commerciale guardando nelle vetrine quello che non mi posso permettere.
Mi sento toccare su una spalla,sobbalzo:”ciao venere della notte,mi è stato impossibile ritrovarti”,mi giro lo guardo pian piano le nebbie del ricordo di diradano lo riconosco è il ragazzo di quella notte al parco,cerco di non fargli capire che l'ho riconosciuto.
“Ciao ci conosciamo ?”,”dai i tuoi occhi parlano per tè ,quella sera quando sono ripartito mi sono maledetto per non averti chiesto nemmeno un bacio “,sorrido tristemente:”le prostitute non baciano, guarda che per errore mi hai dato di più “,”e allora vedi che ti ricordi di me',se avevo in tasca altri contanti ti avrei dato di più ,sai ti ho cercata ovunque anche nei posti più umili e squallidi”,”adesso mi hai trovata,ciao devo andare “,”senti è da un po' che ti vedo girare senza una meta non prendermi in giro,tra poco è l'una,avrai un po' diappetito,non ho intenzione di lasciarti andare, carne o pesce?”,dio è da anni che non mangio pesce,forse da quando ero bambina al mare:"hai ragione ma perché perdi tempo con una come me'”,”il tempo è il mio e mi piace passarlo con una splendida donna”, arrossisco “pesce, vorrei mangiare del pesce”,”splendido abbiamo gli stessi gusti,vieni che prendiamo l'auto pochi chilometri fuori della città c'è un ristorante in riva a un laghetto che fanno pescato di mare fresco”,lo seguo quasi intimorita mi fido di lui ma non mi sento degna di stare in sua compagnia.
Arriviamo sul posto, è un luogo stupendo,in riva al laghetto ci sono salici piangenti e un mare di aiuole fiorite,mi perdo in tanta bellezza,lui mi prende la mano e mi bacia sulla fronte:”vieni entriamo ho prenotato un tavolo in veranda”.
Ci metto un po' a perdere l'imbarazzo ma inizio a sciogliermi e sentirmi a mio agio:”bene ha questo punto direi di chiamarci per nome,io sono Loris, ventiquattro anni avvocato”,”io Emma diciassette anni compio i diciotto a dicembre”,”o cazzo con tè quella sera ho rischiato di brutto,non mi immaginavo che eri minorenne”.
Dai ordiniamo,cosa ti và”,”fritto misto e patatine come da bambina al mare coi miei”,”ok io prendo un orata al cartoccio però poi mi fai assaggiare”.
Mentre aspettiamo mi chiede di me e del perché faccio il mestiere,me lo chiede con tatto e gentilezza e allora decido di vuotare il sacco,gli racconto tutte le disgrazie che mi hanno portato a quella sera.
Per un attimo resta allibito:”mi sento un verme, sono stato io a darti la spinta a prostituirti, dovevo capirlo ti ho vista bellissima distesa su quella panchina,con i tuoi capelli neri che ti avvolgevano fino alle spalle,non mi sono accorto che dormivi sapevo che il posto era frequentato da lucciole e quella sera ero così incazzato con le donne che ho deciso di rivolgermi a una professionista.
Non cerco scusanti ma quella sera ho sorpreso quella che doveva essere la mia futura moglie a letto con un mio amico,volevo farle una sorpresa, avevo in tasca l'anello di fidanzamento ma la sorpresa l'ha fatta lei a me',ho girato in auto per ore poi mi sono fermato in quel parco,ero indeciso ma poi ho visto il verde dei tuoi occhi e..“.
“Ciao Loris ","ciao mamma, ciao papà , anche voi qui”,”eravamo a pranzo in fondo al salone è stato il cameriere ad avvisarci che eri in veranda con una ragazza “,”vi presento Emma “,mi alzo in piedi vorrei scomparire dalla vergogna, saluto con un filo di voce:’buongiorno”,”tu devi essere quella famosa di quella sera, Loris ti ha tante volte descritta che subito ti ho riconosciuta,hai fatto prendere una bella cotta al nostro Loris “,’dai sedetevi pranziamo insieme”,”no,noi abbiamo già fatto,ora porto quel pigro di tuo padre a fare due passi attorno al lago ,poi se vi va torniamo per il dessert “, faccio un segno d'assenso con la testa, mi sento morire:”Ok ci vediamo dopo,fate un bel giro”.
“Ti prego non dirmi che gli hai detto cosa faccio”,”in casa non abbiamo pregiudizi ,noi giudichiamo la gente dopo averla conosciuta “,”si ma tu gli hai detto che faccio la troia”,”senti mio padre è quello che dicono il principe del foro,ma al tuo problema voglio pensarci io,i miei sono insieme da trent'anni e prima di conoscerla mia mamma faceva l'entreneuse nel più famoso bordello di Zurigo,e ora si amano da anni “.
Finalmente arriva il cibo,non mi ricordavo quant'è buono il fritto di pesce , praticamente lo divoro senza fare caso all'etichetta , Loris sorride compiaciuto,ogni tanto infila con la forchetta un calamaro, è bello, intelligente,generoso,io che ci faccio qui ma è inutile negarlo sto bene con lui, mangia e ride con me,mi fa sentire importante e non nego che me lo mangerei.
“Senti e da allora come và la vita “,gli racconto della mia vita non le nascondo nulla, tra il suo sguardo e le bollicine mi sento bene:”bene siete arrivati, ordiniamo il dessert”,sua madre è una persona intelligente fa di tutto per farmi sentire a mio agio,il padre è amichevole e mi tratta da brava persona:”sai mamma, Emma lavora a part-time in quel negozio di scarpe via Sigismondo,tu non conoscevi la proprietaria?”,”certo “,pianta il dolce e si allontana a telefonare.
“Fatto,da lunedì sei assunta a tempo pieno, Lucia mi ha detto che è da un po' che ti tiene d'occhio,mi ha parlato bene di tè” , mi sento ubriaca di felicità.
“Hei non ringraziare solo mamma,se non era merito mio non ti avrebbe conosciuta, merito almeno un bacino?”,mi alzo faccio il giro del tavolo e senza il minimo ritegno mi attacco alle labbra di Loris, limoniamo come ragazzini fregandocene di ciò che ci circonda,le lingue si intrecciano danzano il ballo dell'amore, siamo rinchiusi in una bolla e il mondo è fuori,non so quanto tempo è durato ma siamo risvegliati da un forte applauso.
“Bravi,mi mettete i brividi, sembrate noi trent'anni fa ma io ero più timido, adesso caro Loris ti devo lasciare tua madre ha raggiunto la temperatura giusta, oggi saranno scintille,ciao Emma ci auguriamo di rivederti spesso”.
Non ci siamo ancora ripresi dal bacio che loro sono spariti :”maa i tuoi..”,”certo corrono a fare l'amore non so se arriveremo a casa, quando mamma è in calore non c'è verso ci vuole subito chi spegne il fuoco”.
“Tuo padre mi sembra ben disposto”, Loris ride:”certo ho ci pensa lui o qualcuno del loro giro,sono una coppia aperta ma la loro regola è di farlo sempre insieme,con chi non importa”.
“Forti i tuoi,io sono cresciuta in una famiglia bigotta e guarda come sono finita”,”non prendo in giro la tua sofferenza ma senza le brutte cose che ti sono successe non ti avrei conosciuta”,gli dò del bastardo sorridendo felice.
“Quella volta hai detto che eri stanca,devi una marchetta al primo e spero all'ultimo cliente,ti và di pagare il debito?”,”cento volte,fin quando non ti stanchi di me' e ne cerchi un'altra”.
“Sicura potresti aspettare anni o tutta la vita “,”correrò il rischio “,mi porta a casa sua,un attico da cui si vede tutta la città,dalla terrazza si gode una vista stupenda,mi abbraccia da dietro e mi bacia il collo, sento brividi alla spina dorsale, prendo la sua mano e la sposto sui miei seni,non fa tempo a fare la loro conoscenza che il perizoma è zuppo,non riesce più a trattenere il mio piacere,sento un rivolo scendere lungo la gamba se non ne fossi certa direi che è pipì:”ti prego ho voglia di tè”,mi prende per mano e mi porti camera,mi siedo sul grande letto metto le mani alla fibbia della cintura, lui mi fa stendere:”stavolta tocca a me' gustare la tua essenza”,cerco di dissuaderlo”ma dai è dà stamattina che non mi lavo e poi non si bacia li una puttana “,non sente ragioni in fondo è quello che voglio anch'io ,non ho mai sentito le labbra di un uomo sulla mia topina,gli altri mi hanno solo scopata per il loro piacere,mi schiude le gambe,si mette in ginocchio scosta il tessuto del perizoma,guarda affascinato la mia figa e poi il paradiso.
La sua lingua percorre il contorno delle grandi e delle piccole labbra,poi la sua lingua guizza nel mio laghetto,una serie continua di piccoli orgasmi mi scuotono il ventre,non credevo possibile raggiungere simili vette di piacere ma mi sbagliavo, quando prende tra le labbra e succhia il clitoride,mi sento svenire e poi esplodo in qualcosa che non pensavo esistesse, squirto sperma e urina,mi sento completamente svuotata di ogni forza, tremo come una foglia e mi lascio andare sulle lenzuola.
Il suo cunnilingio dura un tempo infinito è impossibile contare i miei orgasmi e ancora non mi ha penetrata,mi sento come una vergine alla prima notte e forse lo sono,non ho mai fatto veramente l'amore.
Solo allora Loris si spoglia ha un erezione da paura lo prendo tra le mani e lo coccolo,lo masturbo piano godendo nel sentire pulsare la verga tra le mani.
Allargo oscenamente le cosce e offro il mio fiore al suo padrone, entra lentamente, gustando ogni anfratto della mia vagina poi una piccola spinta e sento i suoi testicoli toccarmi il vello.
Mi pompa facendolo uscire quasi tutto per poi ripiombare in profondità,la mia testa è completamente vuota,ho un unico pensiero, concedermi completamente a lui.
Il desiderio di me' lo porta al limite, accelera il ritmo mi monta un orgasmo che non pensavo possibile gli artiglio la schiena con le gambe un ultimo colpo e poi veniamo all'unisono urlando al mondo il nostro piacere.
Crolliamo ansanti e esausti sul letto stringendoci la mano,scivolo lentamente in un sonno ristoratore, quando mi sveglio mi sta baciando gli occhi.
“Ciao amore, quanto sei bella”, dio mio,mi ha chiamato amore,mi attacco alle sue labbra un bacio diverso per me', cerco di trasmettere amore e mi sento ricambiata, dopo tempo veniamo interrotti dal telefono di lui.
“Ciao , Emma è con tè,che stupida domanda , certo sei nostro figlio,questa sera non prendete impegni siete a cena da noi”,il telefono è in vivavoce:”non vorrei disturbare”,”innanzitutto chiamami Letizia,per questa sera il mio caro Giacomo è completamente scarico,non disturbi affatto,con me non si discute,vi aspettiamo alle otto “,”facci l'abitudine i miei sono fatti così con le persone che sentono care, mamma ha un intuito particolare sulle persone,non ha mai preso confidenza con la mia ex ma se tanto mi dà tanto sei la donna per me”, improvvisamente mi scendono lacrime, Loris le asciuga con le dita:”piangi,a volte fa bene, d'ora in poi se vuoi affronteremo tutto insieme, adesso facciamoci una doccia poi se vuoi liberiamo il tuo appartamento e consegnamo le chiavi”.
Sembra un sogno,forse nemmeno l'ho mai sognato il principe azzurro ma adesso è qui con me'.
Nel pomeriggio svuotiamo la topaia in cui vivevo, quando andiamo a consegnare le chiavi il padrone guarda Loris con un sorrisetto di compatimento:”un palazzo pieno di bella gente,ho visto clandestini incontrati in tribunale,se fossi in lei starei attento arrivederci magari nelle aule di giustizia”,il porco impallidisce,gli è passata la voglia di prendere in giro il mio uomo.
Torniamo al suo appartamento, ho la testa confusa:”mi stai invitando a vivere con tè,come fai a fidarti, quasi non mi conosci,anzi non mi conosci affatto”,”è il miglior modo per capire se siamo fatti l'uno per l'altra,non ti sto chiedendo di sposarmi ora, proviamo a convivere e vediamo come và “,ha il potere di farmi apprezzare le sue decisioni,ho voglia di svegliarmi la mattina accanto a lui.
Per sera andiamo alla grande villa dei suoi,dire bella è niente, appartiene alla famiglia da generazioni,si estende su un enorme superficie di parco,una grande piscina e non so quante stanze eppure i suoi sono persone semplici.
Direi che è stata una bella serata è poco, comunque non sono una stupida,gli interventi e le frasi di suo padre sono mirati per conoscermi meglio,del resto è suo figlio e io potrei essere solo un colpo di testa.
Quando c'è ne andiamo in auto per rientrare a casa,il solo pensare di considerare la parola casa nostra mi emoziona, Loris è allegro:”brava!”,"perché","hai superato a pieni voti il giudizio di papà e soprattutto perché te ne sei accorta,da ora tra i pregi devo aggiungere scaltra.
A costo di sembrare stupido ringrazio la traditrice seriale e quel caprone del mio ex amico,solo così mi sono imbattuto in tè “,”niente complimenti per il pompino? “, Loris si mette a ridere ma cambia presto espressione,mi piego su di lui gli calo la cerniera e spostata la mutanda mi impadronisco del totem.
Si irrigidisce alla guida,dalle labbra escono ansimi,la verga cresce tra le mie mani , dalla cappella violacea assaggio le prime gocce di precum.
“Continua ti prego,che bocca fantastica”, probabilmente và a zonzo,la casa mi sembrava più vicina ma sono troppo impegnata nel dargli amore che non posso guardare la strada, ogni tanto alzo lo sguardo,lo vedo con un'espressione beata,sto facendo impazzire il mio uomo e già questo mi procura il primo orgasmo della sera, adoro succhiargli il randello,ogni volta che sento che sta per venire gli stringo lo scroto,una piccola sofferenza per prolungare il piacere.
Ormai ansima forte e il bastone vibra,mi merito di bere il suo dolce nettare, succhio con le labbra a cuoricino ,lui si agita sul sedile e parte una sborrata che non ricordavo,ne bevo a golate ma non smette mai di eruttare piacere,il suo viso è una maschera di libidine,gocce di sudore gli scendono dalla fronte,frena si accosta e fregandosene di assaggiare il proprio sperma mi dona il più bel bacio della mia vita.
Ora capisco cos'è l'amore,ho inghiottito la sua essenza e le nostre labbra si sono fuse,una sensazione di appartenenza che prima di stasera era immaginabile.
Mi fido del mio uomo,sento di potermi abbandonare completamente, non sono una stupida scolaretta la vita mi ha fatto brutte sorprese ma farò di tutto per vivere al meglio questa relazione.
Già svegliarmi la domenica accanto a lui è un premio per le mie sofferenze, domani inizierò a lavorare a tempo indeterminato un sogno, un'altra perla donata da loris.lui dorme ancora beato,mi alzo in silenzio,mi ricordo dov'è la cucina, frugo tra gli sportelli e nel frigorifero e riesco a imbastire la colazione, sento passi leggeri alle mie spalle ,mi volto e vedo una donna in vestaglia,a momenti mi cade il bricco del caffè bollente:”chi è lei”, svegliato dal trambusto Loris si precipita in cucina:”niente, niente,non spaventarti è Maria la mia governante e ex tata, abita al piano sotto e ha le chiavi “,mi riprendo dallo spavento, Maria se la ride:”finalmente è riuscito a trovarti,tu devi essere…”,”si sono io”,ho lo sguardo un po' truce:”guarda che per Loris sono come una seconda mamma è normale che mi racconti i suoi crucci, finalmente l'ha smetterà coi musi lunghi,vieni fatti abbracciare “, è un terremoto,mi avvicino e mi stringe da farmi male:”avevi proprio ragione, è una venere,mi ricorda tanto Letizia da giovane,non è solo bella,si è alzata prima di tè per preparare la colazione, già l'adoro”,per fortuna molla la presa,mi stava stritolando tra le sue grandi tette .
È una persona dalla simpatia coinvolgente,non sono certo abituata a avere la servitù e se fosse un'altra persona mi darebbe fastidio ma si vede che Maria fa parte della famiglia.
Facciamo un po' di conoscenza , Loris mi guarda felice:”adesso mi faccio la doccia e poi vai tu, dobbiamo sbrigarci i miei ci aspettano al mare e se non andiamo Letizia fa' il diavolo a quattro.
Pazzesco è passato solo un giorno e sono catapultata in un mondo da sogno lontano mille miglia dalla mia vita passata,ma adesso carpe diem, godiamoci il presepe,spetta a me' dimostrare che posso essere la donna della sua vita,lui mi dimostra un affetto che non ho mai avuto in vita mia,non è solo sesso che peraltro ci vede coinvolti come un unico corpo è qualcosa di più, quando facciamo l'amore tocco vette mai raggiunte ma mi basta stare in sua compagnia e mi sento bene con me stessa.
Dopo anni torno a sguazzare felice nel mare,sto a malapena a galla ma ci divertiamo come bambini,io ,lui , Letizia e Giacomo, ognuno col suo partner facciamo la guerra a spruzzarci,mi sento per la prima volta da anni l'anima leggera.
Loris e il padre vanno al chiosco a fare rifornimento di bevande fresche:”mi piaci Emma,sono sicura che farai felice il mio ragazzo,se mai sorgessero nubi sul vostro rapporto io sarò sempre pronta a ascoltarti”.
Il mio viso si riga di lacrime e inconsciamente le dico grazie mamma,lei mi guarda con un sorriso sornione:”non esagerare ad abbracciarmi a me' piacciono anche le donne e tu sei una splendida femmina ma non preoccuparti saprò tenere a freno la voglia di averti nel mio letto,io e mio marito siamo una coppia aperta ma Loris non la pensa come noi e rispetto il suo pensiero”, rimango bloccata a bocca aperta a guardarla:”scusami ma mi piace la sincerità, spero non ti faccia schifo l'idea che mi piace fare sesso con le donne”,mi sbocco vorrei caccontarle della violenza subita dalle monache ma nel frattempo arrivano Loris e il padre a portare da bere.
La giornata scorre senza un attimo di tregua, prima del tramonto io e lui entriamo in acqua per un ultimo bagno,il desiderio ci assale facciamo sesso a pochi metri dalla riva,lui mi abbraccia da dietro e mi riempie il collo e le spalle di baci, sento la mazza irrigidita tra le mie gambe,senza dirci una parola ci sfiliamo i costumi, sentire il calore del suo randello farsi strada nella vagina mentre si attacca ai seni e strizza i capezzoli nel fresco dell'acqua è una sensazione unica, presto lo sento fino infondo,inizio a sculettare,lui è fermo dentro di me' a godersi il calore della mia micetta,mi viene spontaneo,attivo i muscoli interni e mungo fino all'ultima goccia il pene amato,a fatica ci rimettiamo i costumi e usciamo dall'acqua con le gambe malferme.
“E bravi i miei ragazzi,la prossima volta trascino per un orecchia in acqua tuo padre e diamo spettacolo a tutta la spiaggia “,arrossisco Loris mi toglie dall'imbarazzo con un bacio da togliere il fiato.
Ci asciughiamo e cambiamo e poi tutti alla Piovra a gustare dell'ottimo pesce.
Durare il viaggio di ritorno sonnecchio è stata una giornata bellissima ma stancante, arrivati a casa ci fiondiamo a letto a farci una bella dormita, domani si lavora.
Sono passate due settimane, siamo presi più del primo giorno,gli amici di lui fanno il tifo per noi anche se certi sguardi dicono ben altro,una mattina mentre sto servendo dei clienti sento imprecare Elisabetta,la padrona e amica di Letizia, “quando serve non c'è mai cosa lo pago a fare quel cazzo di ragioniere,sto annegando nelle carte e lui è in ferie”,stava parlando al telefono presumibilmente con la segreteria ,farei meglio a farmi gli affari miei ma è più forte di me:”signora se vuole nella pausa pranzo posso darle un'occhiata io”,mi guarda perplessa, forse per la giovane età:”ma sei in grado?”,”se vuole le dò un’occhiata e le so dire,ho saltato l'esame di stato ma sono quasi ragioniera”,”certo, alle 12.30 nel mio ufficio, tanto peggio di così non può andare”.
Ci metto tutto il mio impegno ma è soltanto un lavoro di routine, c'è solo da compilare registi e sistemare qualche fattura in entrata e in uscita,alle quattordici è tutto a posto,mi siedo in un angolo a sgranocchiare il mio panino.
Alle 14.45 arriva Elisabetta mi vede su un divanetto,mi sorride:”te lo detto che era impossibile ma grazie lo stesso”,”guardi signora che è tutto a posto”,mi guarda meravigliata:”dici davvero ,e io continuo a pagare quel cretino “,”mi sono permessa di inviare i documenti all'intendenza delle finanze ,il termine era entro le 16 di oggi,ora i registri sono in ordine se vuole le spiego come fare “,”scherzi da domani assumo una ragazzina in stage, tu resti in ufficio,certo che la mia aman…,ehm Letizia non sbaglia mai a giudicare una persona”.
Ringrazio la signora e aspetto contenta Loris che viene a prendermi, quando arriva quasi lo soffocò con un abbraccio:",ehi che entusiasmo, anch'io sono contento di vederti”,non sto più nella pelle,gli racconto gli eventi della giornata,lui sorride contento :”non mi sbagliavo su di tè,sei eccezionale in tutti i sensi, andiamo a casa Maria ha deciso di fare la chef ha invitato anche i miei,ma se vuoi stiamo da soli","scherziamo amo i tuoi e Maria,ma ora ho una certa voglia “,”agli ordini mia signora, a proposito tua zia ha lasciato casa con la coda tra le gambe e si è impegnata con un finanziamento a restituire il maltolto,del resto sul suo orizzonte c'era la galera,ti va di farmi vedere casa tua “, quasi svengo,lo tempesto di baci e mentre guida appoggio la testa sulla sua spalla.
Arriviamo alla mia casetta,il vialetto è pieno di sterpaglie e il giardino una jungla,la casa è in subbuglio:”è questa la tua cameretta?dai fammi vedere sicuramente parla di tè”, è vero ci sono i ricordi d'infanzia i miei sogni,ma la realtà è meglio, Loris guarda gli album delle mie foto, ridacchiano per certe pose buffe,io le imito e faccio le boccacce,gli sguardi si incrociano lascia cadere l'album e ci allacciamo come due piovre,in un lampo siamo nudi a rotolarci sulla moquette impolverata,le nostre labbra,le nostre mani, percorrono ogni anfratto dei corpi, desiderio di appartenenza totale,un mix di dolcezza e eros incontenibile.
Un unico desiderio dare piacere all'altro,le nostre bocche si dedicano al sesso dell'altro,adoro sentirlo scorrere fino alla gola, gusto il sapore acidulo del precum,la sua lingua mi stimola il clitoride, scosse di piacere mi annebbiano il cervello, è lui il mio uomo con lui voglio fondermi, raggiungere le più alte vette di piacere,il fellatio si protrae per ore, veniamo, bevo sperma ma sono ingorda e continuo a succhiare, squirto una quantità incredibile di liquido ma non ci stacchiamo,il randello resta duro come pietra è desiderio di appartenenza,le sue dita si insinuano sempre più in profondità,muovo il bacino per agevolare la penetrazione,la lingua martella il clitoride,quasi svengo dal piacere.
Dopo ore ci sentiamo in pace,la voglia di noi non cala ma dobbiamo rientrare la famiglia ci aspetta,in questo pomeriggio maturo il desiderio di concedere l'ultima verginità che mi rimane,non ho mai concesso il culo,una paura atavica,mi è stato inculcato che è contro natura che è
doloroso ma il desiderio che lui gusti tutto di me è più forte, devo solo trovare il coraggio e prepararmi al meglio.
Al rientro la famiglia è riunita,leggo la gioia nei loro occhi mi sento non solo accetta ma amata come non è mai capitato in vita mia.
Maria si è superata,una cena gourmet, è bello che lei sieda a tavola la dice lunga sui suoi genitori,si vede il desiderio di Letizia i suoi sguardi mi spogliano ,da una parte mi sento a disagio, dall'altra una strana eccitazione ma non mi sento pronta,ho avuto le mie esperienze in collegio ma è sua madre,non so come comportarmi ,forse è meglio dirlo a Loris,nel rapporto la sincerità è tutto ma ho paura della sua reazione, potrebbe darmi della pazza o prendersela con lei e non voglio rovinare gli equilibri di famiglia.
Alle ventitré dopo il dessert è il momento dei brindisi, nonostante non ci sia nulla a confutare Giacomo brinda al mio arrivo in famiglia poi è il turno di Letizia che si congratula per il mio avanzamento di carriera, Maria non è da meno,alza il bicchiere e brinda alla nostra felicità,le bollicine mi fanno sentire leggera non sono abituata a bere così.
Improvvisamente Loris si alza,batte la forchetta,sul calice di cristallo per attirare l'attenzione di tutti:”sono avvocato dovrei trovare le giuste parole ma niente può rendere la gioia di averti incontrata , è sciocco dirlo ma quella sera appena ti ho vista ho provato un sentimento che mi era sconosciuto,per me' eri solo una professionista ma al primo sguardo in me è scattato qualcosa,in quel momento non eri la prostituta e il cliente,eri la donna con cui volevo passare la vita “,fruga nelle tasche,si mette in ginocchio,da una scatoletta prende un anello con un grosso smeraldo.
“È quello che ho trovato di più simile ai tuoi occhi, è solo un pegno, l'amore si dimostra a fatti e si coltiva giorni per giorno ma con tè voglio percorrere questa strada,vuoi farmi felice? accetta questo anello che sancisce al mondo il nostro fidanzamento, è solo un oggetto ma per me' è importante “.
Sono confusa balbetto parole che non riesco a formulare,due lacrime colano dai miei occhi e bagnano la mano del mio uomo, prendo fiato e urlo :”si ti voglio per tutta la vita “.
Tutti hanno gli occhi lucidi,perfino suo padre che tenta di fare il duro,si festeggia fino a tarda notte, quando gli altri si ritirano andiamo in doccia, siamo ancora inzaccherati dal pomeriggio,ci passiamo la spugna a vicenda è inevitabile e neanche lo vorrei,mi appoggio alla parete e mi gusto la mazza che insaponata entra nella topa, è solo una sveltina ma quando sento lo sperma invadente il ventre ho un orgasmo ferino.
Nel letto rilassati parliamo di noi,del nostro futuro,lui manifesta il desiderio di sposarci al più presto,io non desidero altro ma voglio concludere gli studi, parliamo di tutto, vorrei parlargli subito di Letizia ma c'è una cosa che mi preme dire a costo di rovinare tutto.
“Loris sono una sciocca imperdonabile, quando facevo,si insomma sesso per sopravvivere, ho sempre usato il preservativo ,con te non ci riesco voglio sentire il tuo seme nel ventre e purtroppo non sono protetta,questo mese ho saltato il ciclo e neanche so se vorresti un figlio”.
La sua reazione è inaspettata,mi bacia improvvisamente correndo il rischio di farci male,poi agguanta il telefono:”pronto mamma,non mi frega niente se ti ho svegliata,divento padre,capisci padre”cerco di dirgli che ancora non è certo ma il suo entusiasmo è travolgente, mi bacia la pancia quasi a voler sentire la creatura dentro di me',ha l'adrenalina a mille facciamo l'amore fino alle prime luci dell'alba.
Cadiamo in un sonno ristoratore, quando la sveglia suona sono passate solo due ore,ci prepariamo come fulmini per recarci al lavoro, nonostante le poche ore di sonno mi sento in forma e felice,a meta mattina entra in negozio Letizia,si precipita alla porta dell'ufficio, entra e mi schiocca un bacio sulle labbra sotto lo sguardo stupido di Elisabetta,questa splendida donna mi fa invecchiare precocemente ma mi rende felice, presto cara amica sarò nonna,forse prese dall'entusiasmo le due si baciano un bacio che non ha nulla di casto, Letizia improvvisamente si rende conto che sono lì che le guardo,cerca di sottrarsi ma il desiderio prende il sopravvento e le due si baciano come amanti.
Passata la frenesia le due si staccano:”è destino che non abbia segreti con tè, Giacomo lo sa e a volte lo facciamo partecipare,sai che amo il mio uomo, Elisabetta era solo lesbica ma per amor mio ha provato il cazzo di Giacomo e ora siamo un terzetto affiatato, adesso chissà cosa penserai di noi’, mi alzo mi avvicino a loro e con le mani avvicino le loro labbra.
Le lascio che si limonano con desiderio,io vado in negozio a dare una mano alle commesse,dopo più di mezz'ora Letizia esce raggiante dall'ufficio,si annusa le dita che sanno sicuramente del sesso dell'amica,mi strizza l'occhio e mi dice che ci vediamo più tardi,sono divertita e contenta per loro, Elisabetta è in grande imbarazzo ma basta un sorriso per tranquillizzarla.
Quando Loris viene a prendermi sono allegra dobbiamo fare tappa alla scuola serale poi caricare Maria e andare a cena dai suoi.
“Cos'hai fatto per sorridere così”,”sai è passata tua mamma in negozio,ehm sai qualcosa di particolare di lei?”,”noo, non dirmi che ci ha provato anche con tè ","tranquillo non farei mai niente senza di tè,mi ha dato solo un bacio a fior di labbra ma poi con Elisabetta si sono abbracciate e ti lascio immaginare il seguito “,”maledizione,non poteva almeno questa volta contenersi e poi davanti alla donna che amo”,”guarda che io non giudico ne penso male,ho avuto le mie esperienze in collegio e so cosa può dare una donna, Letizia e Giacomo si amano ancora dopo tanti anni, Letizia fa' tutto alla luce del sole e a volte coinvolge suo marito,non è tradimento e a dirla tutta ammiro tua madre è una persona dolcissima, tu,lei,tuo padre, Maria,sono felice di entrare a fare parte di questa famiglia”, Loris inchioda, rischiamo un tamponamento e mi bacia, sentiamo come prevenire da distante i clacson delle macchine dietro di noi,uno sorpassa e ci fa l'ok.
Passiamo dalla scuola serale, mi serve l'iscrizione per dare l'esame ,parlo con i professori e mi rendo conto che non ne sanno più di me', è un passaggio obbligato per frequentare l'università e poi in caso di controlli sul lavoro devo essere in regola.
Andiamo in villa, ceniamo nel patio, quando fa buio godiamo lo spettacolo di un incredibile cielo stellato, ormai l'aria è calda siamo all'inizio dell'estate, più volte Letizia cerca di attrarre la mia attenzione è una situazione strana,con lei non mi sento in imbarazzo ma non desiderio creare traumi in famiglia, Loris si accorge delle moine della madre, più volte la fulmina con lo sguardo.
Quando torniamo a casa lo vedo pensieroso e non del solito umore:”fiducia , rispetto e sincerità,questo voglio dare e ricevere da tè,ti sento lontano,vuoi dirmi cosa ti angoscia?”,”niente,ho visto che mia madre ti puntava”,”e allora,te l'ho detto riesco a tenerla a bada,nel mio mondo ci sei solo tu”, è chiaro c'è qualcos'altro ma non voglio spingerlo a parlare, desidero che sia lui a aprirsi.
Ci mettiamo a letto,mi accoccolo vicino a lui senza parlare, voglio fargli sentire la mia presenza , dopo minuti di silenzio:”sai da bambino spiavo mia madre in bagno,la prima volta mi sono toccato guardandola fare pipì,le prime seghe le ho fatte pensando a lei”,”è naturale,tutti i bambini sono attratti sessualmente dai genitori, forse è la natura non so, anch'io il primo pene maschile che ho visto è stato quello di mio padre ,non perdevo occasione per spiarlo”,altri attimi di silenzio, quasi cerchi il coraggio per parlare:”c’ho fatto l'amore, è stata solo una volta ,la mia prima volta “,”e la desideri ancora,ma non vuoi fare del male a tuo padre “,”come fai,mi leggi la mente “,”mi sento fusa con tè,ricordati non c'è problema che non possiamo affrontare insieme”, niente più parole ci addormentiamo abbracciati.
La vita prosegue,ho la conferma di essere in attesa, Loris è al settimo cielo,a volte mi scopa con lentezza, quasi temesse di fare del male al bambino,devo incitarlo, basta dire che sono la sua troia e lui perde ogni riguardo e mi cavalca come un toro.
È ora di offrirgli un alternativa, spesso per non dire sempre nei suoi cunnilingus, lecca il mio ano e ciò mi dà grande piacere, questa sera ho deciso, all'uscita del lavoro passo in farmacia a prendere tutto l'occorrente,peretta, soluzione alla camomilla,e gel lubrificante, arrivo a casa prima di lui,il bagno è a mia completa disposizione, seguo attentamente le istruzioni e devo dire che dopo un primo fastidio la cannula mi dà una sensazione piacevole tanto che la faccio ripetutamente scorrere,in pratica mi sodomizzo da sola, grazie al gel, attendo che faccia effetto e lo faccio più volte fino a fare uscire acqua limpida, pronta!
Dopo cena lo riempio di moine gli è impossibile resistere, mentre lecca la micetta appoggio un dito pieno di saliva alle piccole labbra del pertugio e entro in profondità ,lo sento deglutire, vedermi fare un ditalino al culetto gli fa rizzare la mazza oltre ogni limite, resta estasiato a guardare,da sotto il cuscino prendo il flacone del lubrificante e glielo porgo.
Ne riempie un dito che si unisce al mio, inizio a gemere,la fighetta è un lago,le nostre dita scorrono dandomi un nuovo piacere, Loris è rosso come un peperone il desiderio di profanare col randello il mio sederino è grande,bagna la mazza nei miei umori, appoggia la cappella violacea e da una leggera spinta, quando la mazza sfonda lo sfintere urlo e mordo il cuscino, vorrebbe uscire ma io lo trattengo,il tempo di abituarmi e sono io a spingere verso il suo ventre,mi scendono lacrime ma la tigna è più forte,proseguo fino ad impalarmi completamente.
Mi sento piena,dopo un attimo il budello si adatta come un guanto all'amato intruso,sento crescere uno strano calore il dolore pian piano sparisce sostituito da un piacere diverso.
“Sfondami amore,oggi sono finalmente completamente tutta tua,dai ti prego cavalca la tua vacca, voglio sentire il tuo sperma anche lì”.
Le mie parole lo caricano a molla comincia a muoversi prima lentamente poi con sempre maggior vigore,ora godo,godo di un piacere diverso ma intenso,la mia figa gocciola sulle lenzuola,sono prossima all'orgasmo senza neanche toccarmi:”sfondami,rompimi il culo,sto,venendo,godo,godo,godoooo”, squirto come una fontana,Loris rallenta il ritmo ,dà forti colpi,poi esplode,sento ogni schizzo invadermi l'intestino,non avrei mai pensato si potesse godere così con il culo.
Adesso brucia un po' ma sicuramente da ora in poi farà parte dei nostri amplessi,la mia boccuccia rianima la verga e anche la vagina riceve la sua parte di piacere.
Una sera a tavola improvvisamente esce l'argomento Letizia :”sai, solo a tè riesco a confessarlo ma desidero ancora mia madre,ho ,cercato di negarlo anche a me stesso ma un tarlo mi rode dentro”,”dimmi com'è successo”,”avevo più o meno la tua età ,un giorno rincasando dalla piscina non ho trovato mia madre in casa, pensavo fosse uscita per delle commissioni ma mi sbagliavo,era in camera sua a riposarsi,aveva indosso solo una vestaglietta leggera e traspare che non copriva nulla sotto era nuda, con una mano si palpava il seno e con due dita ravanava la vagina,teneva gli occhi chiusi sospirava e gemeva,stava godendo.
Io ero arrivato con un'ora di anticipo e credeva di essere sola,ero come ipnotizzato,la testa mi diceva di spostarmi da lì,ma il desiderio ha preso il sopravvento,mi sono infilato una mano nella tuta e ho iniziato a masturbarmi in silenzio, sapevo che era sbagliati ma non riuscivo a fermarmi .
Poi ad un tratto è venuta ha urlato e ha sbarrato gli occhi,ero lì a pochi metri da lei con il cazzo in mano,mi ha guardato spaventata ha cercato di coprirsi ma io come in trance ho abbassato la tuta e gli slip e ho continuato a masturbarmi,lei preso coscienza mi ha sorriso:”vuoi rientrare nell'utero che ti ha partorito, è il desiderio di tanti ragazzi,ormai la frittata è fatta e anch'io ti desidero ma solo una volta non intendo portare avanti una relazione incestuosa alle spalle di Giacomo,vieni, avvicinati tesoro di mamma “eravamo come sospesi in un mondo irreale non era la madre con il figlio, era solo desiderio, abbiamo fatto l'amore per ore poi ci siamo lavati e lei sì è messa a fare cena,non un accenno a quanto successo è tornata la mamma dolce di sempre.
Qualche volta speravo che la cosa si ripetesse, che mi cercasse,sapevo che aveva goduto nel farmi suo le sue urla si sono sentite in tutta la proprietà,ma la cosa non si è più ripetuta “.
“Povero caro, vedere tua madre sbavare per la donna che ami dev'essere terribile per tè,ma è meglio affrontare i propri fantasmi,credi che tuo padre sa?”,”lo sospetto, loro si dicono tutto,se ci penso muoio dalla vergogna ","perché sicuramente quando l'ha saputo ha capito,io ho imparato a distinguere il sesso dall'amore ma per tè e la famiglia farei di tutto, persino scopare con tuo padre se questo potrebbe rasserenare il rapporto tra tè e Letizia,mi hai detto che sono una coppia aperta e scambista,se mai ti sentissi pronto per l'incesto lo faremo insieme tuo padre è un bell'uomo, purtroppo per sopravvivere ho fatto sesso con uomini che mi facevano ribrezzo,non ti spingo a farlo e tradire non è nelle mie corde ma insieme a te andrei all'inferno “.
Per ora la cosa è messa in disparte,i discorsi ci hanno messo un diverso appetito, molliamo la cena e ci fiondiamo a letto, Loris forse per i pensieri è come un vecchio diesel,parte lento ma poi ingrana la marcia e mi manda in paradiso, facciamo l'amore in diverse posizioni,godo più volte ma si sa quando una donna vuole raggiungere un obiettivo…,mi sta trapanando la patata a pecorina, è già venuto due volte ,io sono tutta arrossata e già pregusto di sentirlo sborrare nella mia micetta:”chiudi gli occhi amore e pensa a lei,pensa che sia lei al mio posto, è solo un gioco un gioco tra porcellini senza limiti”, sento lo spadone vibrare, accelera i colpi sembra un toro che monta la sua giumenta “,”t'ho,t'ho,vengo,ti riempio la figa mamma,tieni,tieni,siiii”,sborra fino al midollo e si accascia sul letto stremato a occhi chiusi:”mammà Letizia pulisce il tuo uccellino,humm,che buono il succo, bravo bambino da piccolo ti ho dato il mio latte e ora bevo il tuo”, trema come una foglia e spara ancora due schizzi direttamente nella mia gola.
“Emma,sei incredibile,sei una strega,una fattucchiera dell'amore “,”alzati da lì, adesso ho un altro appetito, scaldo la cena,il sesso mette fame “.
Il rapporto procede senza una nube,ogni tanto Letizia viene a trovare me e Elisabetta, quando mi strizza l'occhio so che devo uscire e lasciare l'ufficio alle loro voglie,non sono fatta di ferro e a volte penso di spalancare la porta e entrare,non sono mai stata particolarmente attratta dalle donne ma il nostro gioco mi ha coinvolto e quando sono vicino a Letizia mi viene una certa voglia,ricordi del collegio,di notti passate con le compagne a esplorare i nostri corpi e darci i propri piaceri.
Con Loris decidiamo che è ora di sposarci,non è importante,il nostro amore conta più di un foglio di carta ma lui insiste e anch'io lo voglio, meglio farlo prima che il pancione si veda,non è per vergogna di essere giudicata e poi da chi,in questa città non conosco nessuno tranne gli amici di Loris, sanno che sono in dolce attesa e ne sono felici,nella mia cittadina ho perso tutte le amiche d'infanzia,sono anni che non le vedo e certo non vado a invitare quella bastarda di mia zia.
Decidiamo di sposarci in una chiesetta di campagna nell'entroterra Ligure, è un posto magnifico,le foto saranno un bel ricordo da fogliare spero per molti anni.
Pretendo una cerimonia intima,i parenti di lui ,pochi amici, Maria e naturalmente la mia capa,ci scambiamo gli anelli mentre ho un attacco di nausea, per fortuna passa in un attimo e la cerimonia può continuare.
Salutiamo tutti sul sagrato,io e Elisabetta ci scambiamo un cenno d'intesa,a volte noi donne sappiamo essere diaboliche.
La notte la passiamo in un grande hotel di Genova , fuori ci sono i fuochi artificiali per una festa a noi sconosciuta, facciamo del nostro meglio per gareggiare,al mattino ho tutti i buchi e il seno arrossati,mi viene il sospetto che Loris si sia preso qualche pillola,ma in ogni caso il risultato è stato eccezionale.
Tra qualche giorno partiremo per Zanzibar,non sono mai stata fuori dall'Italia ma so che è un paradiso,oggi gli chiedo di portarmi in una certa sauna in una città a cento chilometri, Loris mi guarda perplesso:”sei sicura è una sfacchinata e perché proprio lì”,”me l'ha consigliata Elisabetta,lei ci và spesso e si trova benissimo “,”agli ordini signora moglie e vada per la sauna”.
A pensarci mi viene da ridere, non sono mai stata in una sauna ed è l'ultima cosa che poteva venirmi in mente, è stata Elisabetta ha organizzare all'oscuro da Letizia e del marito,ha prenotato una stanza per tre ore tutta per loro, spero tanto che quando saprà la verità Loris non si incazzi, Elisabetta era l'unica che poteva farmi da complice .
Entro spaesata,mi dirigo alla reception mentre Loris si guarda attorno, è una bella struttura con tante piscine idromassaggi e zone relax,consegno il bigliettino la ragazza mi sorride mi indica gli spogliatoi e mi dice che ci accompagnerà lei.
La sala prescelta è un grande bagnoturco, Elisabetta mi ha detto che li ha fatto cose turche con le sue amanti prima di conoscere Letizia.
Ci spogliamo, giriamo gli asciugamani in vita e seguiamo l'inserviente, Loris non si accorge che sulla porta c'è il cartello privato,di regola si entra nudi, sorridiamo ci teniamo per mano e entriamo.
L'ambiente è carico di vapori spessi come nebbia,non riusciamo nemmeno a vedere dove mettiamo i piedi.
Ad un tratto sentiamo una voce conosciuta urlare:”che ci fate voi qui”,pian piano la nebbia si dirada i nostri occhi cominciano a abituarsi, davanti agli occhi si presenta uno spettacolo che dire eccitante è poco.
Letizia è messa a pecora mentre Giacomo le martella la figa o il culo, Elisabetta è scosciata su una specie di letto che si fa brucare la patata dall'amica amante,tutti si voltano verso di noi, Loris è impalato come uno stoccafisso ,mi alzo sulle punte e lo bacio, improvvisamente si sveglia e mi stringe forte,i tre nonostante la nostra presenza sono presi dalla libido e dopo un primo momento di stupore riprendono a fare sesso, guardando il nostro comportamento, Loris è intelligente e ovviamente capisce l'inganno ma si adeguata immediatamente,mi chiede di mettermi di fianco a sua madre,si inginocchia a leccare la micetta ma non serve tra il sudore e l'eccitazione sono un lago,sento scilivolare la mazza nel ventre, spalanco la bocca dal piacere, subito sento entrare la lingua di mia suocera, l’accetto con piacere e ricambio,un bacio lussurioso,le lingue si cercano danzano,ci succhiamo le labbra godendo delle spinte dei nostri mariti, Loris e Giacomo si sorridono,sono ingrifati senza traccia di vergogna, Elisabetta si masturba e lecca i nostri corpi a casaccio,una situazione che ti porta fuori di testa,ad un mio cenno d'intesa ci sfiliamo dalle verghe e ci cambiano di posizione,per fortuna sono incinta e non ho conseguenze da temere,i nostri maschi non hanno un minimo di incertezza,ci infilano come tordi, mi giro e vedo la faccia di Loris stravolta,si piega sul corpo della madre e raggiunge le mie labbra.
Un baccanale, neanche i buchi di Elisabetta vengono risparmiati,quasi a ringraziarla,invito gli uomini a prenderla in doppia, Elisabetta urla di piacere,mi sa che da ora non potrà più fare a meno del cazzo.
È una vera e propria bolgia,le nebbie sono piene di testosterone, i nostri maschi sono messi a dura prova,ci hanno farcite a dovere ma ora sono scarichi,ma non è finita, allestiamo per loro un teatrino saffico , beviamo da ogni pertugio ogni traccia di sperma e ci abbandoniamo lascivamente ai baci e alle carezze.
Per loro è impossibile resistere, anche il padre a rischio di infarto ha la mazza dura,ci concediamo ognuno a proprio partner, adesso è vero amore, Loris mi prende vis a vis fino a scaricarmi in vagina le poche gocce rimaste, restiamo ansanti e sudati questo giochetto ci avrà fatto perdere almeno un chilo a testa, è il momento di lasciare la stanza, incredibilmente sono passate cinque ore, paghiamo la differenza e io e Loris decidiamo di rientrare in città.
“Grazie amore è il più bel regalo che potevi farmi, giuro che non si ripeterà più”, gli sorrido ,”ho visto che la tua era solo carica sessuale come del resto per tuo padre ,ho sentito amore solo tra noi e questo è l'importante,non dovrei dirtelo io ma il desiderio per tua madre non è esaurito, qualche sera potremo giocare solo noi tre, faresti felice anche Letizia e per Giacomo non sarebbe tradimento basta che glielo dice “.
Siamo una coppia strana,un timido e un ex puttana ma tra noi c'è tanto, tanto amore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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